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Piccoli e corti alla Scola Jungla

Piccoli e corti alla Scola Jungla

Il Progetto Piccoli e corti è approdato anche nel campo rom di Scampia, dove, in collaborazione con l'associazione "Chi rom e...chi no", che ha la sua sede operativa nella Baracca Scola Jungla, all'interno del campo, si è svolta, nel mese di novembre 2008, una prima fase di laboratori, che hanno portato alla realizzazione di un corto con la tecnica della rotoscopia.


Il progetto Piccoli e Corti è normalmente rivolto a bambini tra gli 8 e i 12 anni di età, e si svolge di solito all’interno delle ore e delle mura scolastiche.
Nel caso qui illustrato, però, si è scelto di rivolgersi ad un gruppo di bambini, rom e napoletani del quartiere, che partecipano di solito alle attività dell’associazione Chi rom e...chi no, senza essere fiscali sull'età dei partecipanti: si è creato un gruppo vario di bambini, che è riuscito comunque a seguire bene le proposte fatte.
La rotoscopia è un’animazione cinematografica: i bambini svolgono una breve e semplice azione, che viene ripresa con la telecamera. Quindi si estrapolano dalla ripresa alcuni fotogrammi chiave e li si stampano. I bambini sono invitati a colorare sui fotogrammi stessi, per vederli poi nuovamente digitalizzati e montati: avranno l’impressione di divenire loro stessi personaggi di un cartone animato.
Per rendere ancora più semplice lo svolgimento del lavoro da parte dei bambini, e anche per provare a fare un esperimento di trasformazione personale della propria identità, si è pensato di svolgere i lavori in questa maniera: ad ogni bambino è stato chiesto di esprimere un proprio sogno, o una propria preferenza su cosa volesse diventare. Non si è dunque trattato di interpretare una storia, ma di interpretare ciascuno se stesso, trasformandosi in qualcun altro. I bambini hanno dato sfogo alle proprie fantasie, vedendosi calciatori, ballerine, principesse, cani, sceriffi, supereroi, pompieri, o addirittura automobili. Ogni bambino ha messo per iscritto la propria scelta, possibilmente motivandola, e poi si è passati alla fase di ripresa. A turno ciascun bambino ha interpretato il proprio personaggio, a volte da solo, a volte in gruppo, ed ha posato per circa 25-30 scatti in bianco e nero.
Nel secondo incontro del laboratorio i bambini hanno ricevuto, ciascuno o per gruppi, le stampe su carta comune di tutte le foto scattate durante il primo incontro, più tanti pennarelli, pastelli ed evidenziatori. In circa tre ore di lavoro le foto hanno preso i colori più svariati, trasformandosi in fotogrammi di cartoni animati….
In seguito, tutte le foto così modificate, sono state nuovamente fotografate e montate in piccole sequenze, a loro volta montate assieme a tutte le altre sequenze: il risultato è un’unica carrellata di tutti i bambini-personaggi che si muovono ognuno nella sua azione scelta, chi più chi meno riconoscibile, accompagnati da una colonna sonora allegra e svelta.
Nella fase di presentazione del lavoro ai bambini, vengono proiettati video realizzati sulla base della stessa tecnica da artisti e esperti del settore, onde mostrare le potenzialità della tecnica appena sperimentata utilizzata ad un livello leggermente più professionale.

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